La transizione verso il Cloud è in atto a tutti i livelli e per aziende di ogni settore e dimensione. Tuttavia, la migrazione verso il cloud, o Move to Cloud è un’attività che va ben oltre lo spostamento dei dati aziendali verso storage remoti. Per questo motivo, oltre a richiedere una strategia ad hoc, può originare alcune sfide che devono essere affrontate nel modo giusto.

Come rendere il Move to Cloud più semplice, quindi? Quello che serve è esperienza, un assessment dettagliato iniziale delle infrastrutture e delle esigenze aziendali e gli strumenti giusti.

Il Cloud italiano: un mercato in crescita

Fra i segmenti del mercato IT italiano, il Cloud è quello caratterizzato dal livello di crescita più considerevole: secondo gli ultimi rilevamenti¹, si parla di una crescita anno su anno del 20% e di un giro di affari complessivo di 4,62 miliardi di euro, con una previsione incremento praticamente identica, pari al 19% per il 2023.

Il Cloud, insomma, è sempre più presente in tutte le aziende e in modo sempre più pervasivo.

Le aziende che hanno già scelto di spostarsi, tuttavia, in molti casi si trovano prive di una Cloud Strategy adeguata, che permetta loro di effettuare lo spostamento con la migliore efficienza.

Ma come attuarla, in concreto? Ecco alcune indicazioni.

Move to Cloud: servono strategia e continuità

Per facilitare il ragionamento e concentrarci al meglio sugli aspetti operativi, diamo per scontato, in questa sede, che la scelta di migrazione sia stata fatta secondo le buone pratiche, a partire da un assessment iniziale per identificare i bisogni e che quindi ci si possa concentrare sulle fasi successive.

In prima istanza è necessaria una Cloud Migration Strategy, un approccio metodico e il più possibile olistico che dia visibilità agli obiettivi aziendali nel breve, medio e lungo periodo. Nel costruirla occorre prima di tutto tenere conto dei bisogni dell’azienda in termini di business continuity, ma anche delle tempistiche attese per terminare il processo. In questo contesto, l’approccio ideale è quello progressivo, in cui il move to Cloud non è visto come una sorta di evoluzione delle vecchie migrazioni dei sistemi legacy, ma come un processo continuo e in divenire. Ci saranno sicuramente momenti di deployment e switch off, ma l’ideale è che questi siano effettuati in modo progressivo.

Dal punto di vista strettamente economico è possibile, per esempio, far coincidere lo spostamento di ciascun servizio con la scadenza delle licenze in corso, con il raggiungimento di fine vita delle soluzioni utilizzate e così via. In definitiva, più continuità viene data al processo, meno questo rischierà di impattare sulla business continuity.

Grazie alla nostra lunga e comprovata esperienza sulle piattaforme Cloud, noi di Regesta supportiamo le aziende in questo processo, aiutandole a trovare il ritmo giusto per una migrazione al Cloud efficiente ma sufficientemente lean da non creare stravolgimenti.

I passaggi basilari per un Move to Cloud semplice

Come abbiamo accennato, è fondamentale che la strategia di migrazione preveda una fase di assessment, necessaria soprattutto per comprendere lo stato dell’arte aziendale in termini di infrastruttura, dotazione, servizi e processi utilizzati. Successivamente, è possibile procedere con i seguenti passaggi:

  • Gestione condivisa delle priorità. Dopo avere compreso a fondo come opera l’azienda, è possibile creare un piano che tenga conto dell’operatività corrente e delle eventuali nuove esigenze e a una prioritizzazione degli elementi da migrare.
  • Spostamento dei servizi, degli applicativi e dell’infrastruttura secondo le priorità identificate
  • Applicazione di eventuali upgrade o aggiornamenti, implementazione di nuove feature. Dopo aver migrato i servizi essenziali e averne accertato il funzionamento, si può procedere con le nuove implementazioni. In alcuni casi, se l’azienda concorda un approccio Greenfield ad alcuni servizi, è possibile anteporre questa fase alla precedente.
  • Verifiche di funzionamento, ottimizzazione e analisi.

Questo semplice flusso di lavoro (in cui ciascun macro ambito in realtà sarà poi suddiviso in punti strategici e operativi), permette di semplificare il processo di Move to Cloud attraverso la costruzione di un piano definito e condiviso.

SAP SIGNAVIO: un alleato per il Move To Cloud

Nel contesto della migrazione verso il Cloud, SAP mette a disposizione delle aziende che scelgono le soluzioni Public o Private un potente strumento di supporto, SAP SIGNAVIO. La sua forza risiede soprattutto nella capacità di analizzare in modo approfondito lo stato attuale della gestione e dell’infrastruttura aziendale, facilitando la transizione verso il Cloud SAP e verso la standardizzazione, un elemento chiave nel processo di Move to Cloud.

Con una copertura che attualmente si estende a numerosi processi standard, e alla capacità di analizzarne le metriche, SAP SIGNAVIO dimostra la sua versatilità, favorita anche da un processo di evoluzione continua. Trattandosi di un prodotto basato sul Cloud, infatti, offre aggiornamenti regolari e miglioramenti continui, il che si traduce in una sempre maggiore efficacia e precisione.

Inoltre, SIGNAVIO può supportare le aziende con continuità anche nelle fasi successive, offrendo metriche e strumenti di monitoraggio per verificare l’efficacia della nuova infrastruttura.

Nota ¹: Approfondimento su Digital World Italia

Spostarsi sul Cloud non è mai stato così semplice

Abbiamo visto come una buona strategia permetta di gestire la migrazione verso il Cloud in modo efficace. Con il supporto dei giusti strumenti e la visione di insieme che un partner esperto come Regesta può dare, ogni azienda può trovare la strategia adatta ai propri bisogni.