La logistica di magazzino è senza dubbio una delle voci di gestione più critiche del settore manifatturiero, anche per il numero di variabili interne ed esterne coinvolte in ogni tipo di operazione, persino quelle apparentemente più semplici. E se alcuni passi sono già stati svolti, sia nella meccanizzazione sia nell’automazione, l’obiettivo del magazzino intelligente resta ancora una delle grandi sfide della trasformazione digitale. Proprio per la sua complessità, si tratta di un settore in cui la possibilità di applicare processi decisionali e operazionali automatizzati è diventata realistica solo di recente, grazie all’intelligenza artificiale e alla capacità di elaborazione raggiunta negli ultimi anni.

La logistica di magazzino verso la smart warehouse

Per poter fare in modo di avere il supporto dell’intelligenza artificiale nella logistica sono necessari alcuni accorgimenti che, nella teoria, non sono molto diversi da quelli necessari in qualsiasi altro contesto. A livello concettuale, infatti, è “sufficiente” raccogliere i dati e disporre della potenza di calcolo e degli algoritmi giusti per analizzarli. L’aspetto apparentemente più complesso, quello dell’automazione, è anche quello in cui la disponibilità di soluzioni tecnologiche è già considerevole.

Molti magazzini sono già automatizzati, del tutto o in parte. Tuttavia, sappiamo che l’automazione non è automaticamente sinonimo di soluzioni smart.

Il caso della gestione del ricevimento merci

Uno dei casi di specie è la gestione del ricevimento merci. Un magazzino automatizzato probabilmente è in grado di gestire i materiali presenti in una spedizione una volta arrivati, e magari in alcuni casi anche aggiornare le giacenze. Un magazzino intelligente, grazie alle applicazioni dell’intelligenza artificiale, potrebbe essere in grado, per esempio, di interfacciarsi con la gestione del personale per stabilire i turni in funzione delle spedizioni in arrivo e di comunicare con tutta la filiera la disponibilità prevista di prodotti finiti nei giorni o nelle settimane successivi.

Per quanto riguarda le field operation, un magazzino intelligente può rendere più efficienti le attività anche laddove la completa automazione non è utilizzabile o non è opportuna per ragioni legate agli investimenti. Per esempio, chiunque abbia avuto modo di gestire o vedere gestito il mero scarico delle merci e il loro posizionamento, sa quanto è complesso gestirle senza colli di bottiglia o inefficienze. Un magazzino smart, avvalendosi anche delle esperienze pregresse e dell’addestramento da parte delle maestranze più esperte, può gestire tutto, dai flussi di scarico all’ordine di disimballaggio, in modo da effettuare ogni operazione nel modo più efficiente possibile, supportando anche il personale nelle decisioni di carattere pratico.

logistica magazzino

Le tecnologie a supporto del magazzino intelligente

Abbiamo visto come, per poter ipotizzare un magazzino intelligente in grado di fornire un reale supporto alle operazioni, sia necessario prima di tutto disporre dei dati. Questi possono essere ottenuti con le consuete tecnologie, per esempio RFID o codici a barre per gli oggetti e IIoT per i macchinari. Pensando alle soluzioni più complete, è possibile dotare anche mezzi di trasporto e attrezzature mobili di sistemi di localizzazione, in modo da affidare alla gestione anche gli spostamenti e le disponibilità.

Sul versante della movimentazione il primo pensiero va verso la robotica, la soluzione più integrata, che tuttavia non è praticabile in tutti i contesti, per ragioni di scala, economiche o di tipologia di prodotti movimentati. Senza contare tutti i campi in cui una filiera completamente automatizzata è realmente impraticabile.

In questo caso vengono in aiuto nuove tipologie di supporti alla logistica: la tecnologia wearable applicata alla gestione del magazzino può essere un supporto validissimo nell’efficientare le operazioni. Oggi, per esempio è possibile impartire comandi con la voce in modo affidabile, oppure disporre di occhiali intelligenti che offrono all’operatore suggerimenti e informazioni senza bisogno di distogliere lo sguardo o di operare su terminali, con un incremento considerevole dell’efficienza e soprattutto della sicurezza.

Uno scenario in evoluzione

Utilizzare l’intelligenza artificiale nella logistica di magazzino è ancora una frontiera. Secondo un report di MHI del 2020 solo il 12% delle aziende ha già applicato soluzioni di questo tipo, ma più della metà degli intervistati è convinto della loro validità. Al di là degli aspetti strettamente tecnologici, che possono essere superati grazie a soluzioni avanzate per la supply chain, ci sono anche altri aspetti da considerare.

Senza dubbio uno dei più rilevanti è il timore che livelli di automazione troppo elevati possano sottrarre valore alle professionalità aziendali. Un timore ingiustificato: uno dei principali temi all’interno dello studio dell’intelligenza artificiale, del machine learning e in generale di tutto il mondo che ruota intorno alla gestione dei dati, è proprio quello di migliorare l’interazione fra uomo e macchina, la human-machine interaction. Questo perché lo scopo finale delle soluzioni ad alta tecnologia è quello di supportare le persone e permettere loro di valorizzare al meglio il loro tempo.



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