Adottare nuove tecnologie all’interno delle aziende significa, in ultima analisi, identificare applicazioni pratiche per soluzioni, prodotti e servizi che mostrano un potenziale teorico interessante. Anche il caso dell’adozione delle blockchain per le aziende costituisce un percorso simile: il potenziale è praticamente infinito, ma proprio perché l’orizzonte è così ampio, trovare il modo di ancorarlo alle applicazioni necessarie ogni giorno non è così semplice.

Nel caso specifico delle blockchain, bisogna anche superare lo scoglio di un concetto non proprio cristallino, in particolare per chi non è competente o esperto nel settore.

Una definizione chiara di Blockchain

Per capire meglio cosa sia una blockchain e perché colpisca così tanto l’interesse delle aziende, ricorriamo a una definizione meno tecnica possibile: si tratta di una struttura di dati condivisa e immutabile. Al suo interno le informazioni sono raggruppate in blocchi il cui contenuto, una volta scritto, non è più modificabile o eliminabile.

Il fatto di poter disporre di uno strumento che consenta una archiviazione di dati condivisa, accessibile e considerata immutabile in modo certificato e condiviso apre la strada a una serie di applicazioni tutt’altro che teoriche e che possono essere usate anche in un contesto estremamente concreto come quello manifatturiero.

La blockchain per le aziende: registrare le informazioni di prodotto

Uno degli utilizzi più semplici della blockchain per le aziende è quello di archiviare le informazioni sui prodotti. Immaginiamo per esempio lo scenario in cui un macchinario, o più in generale un prodotto, riceva nel corso della propria vita interventi di manutenzione, estensioni di garanzia e sostituzione di ricambi. Tutto questo può essere registrato all’interno della blockchain, costituendo un’identità digitale di ogni singolo prodotto.

Tutto sommato questo non è diverso da quello che viene fatto dai software CRM, ma consideriamo l’aspetto realmente dirompente della blockchain: il fatto che le informazioni contenute all’interno sono certe e immutabili. Questo significa che, per esempio nel caso sia necessario certificare un intervento, offrire servizi in garanzia o anche rivendere il macchinario, tutta la sua storia di prodotto è registrata in modo certificato e condiviso.

blockchain per le aziende

Questo significa quotazioni più certe, interventi più mirati e in generale raggiungere un livello di specificità impossibile con le soluzioni tradizionali.

Se poi si lavora in un contesto di industria 4.0, queste informazioni possono essere usate dall’intera filiera, per esempio per ricevere in modo proattivo interventi di assistenza, pezzi di ricambio e così via. Questo ci porta direttamente al secondo punto.

Gli smart contract sono il futuro anche per la manutenzione

Chiunque lavori in azienda ha provato almeno una volta nella propria vita a essere bloccato da questioni burocratiche o amministrative. Quando questo coinvolge la manutenzione o la gestione della filiera, ogni ritardo può comportare perdite economiche anche considerevoli.

blockchain per le aziende

D’altro canto, abbiamo visto come la manutenzione predittiva possa risolvere il problema dei fermi macchina improvvisi o dei guasti. Ma come conciliare la richiesta di tempestività tipica del digitale avanzato con la burocrazia interna? Gli smart contract possono essere una soluzione. Per esempio, un macchinario può generare automaticamente una richiesta di servizio, di manutenzione o sostituzione, e questa può generare automaticamente uno smart contract verso il fornitore, posto che le filiere a monte siano opportunamente coordinate.

A questo punto il tutto può avvenire praticamente senza intervento umano, o con la sola supervisione.

Sempre appoggiandosi alla filosofia di base della blockchain di avere una source of trust condivisa in premessa, utilizzare gli smart contract rende molto più semplici anche le riconciliazioni contabili, sia nel caso delle normali procedure (per esempio è possibile sapere in secondi lo stato di completezza di una fornitura) sia nel caso di possibili contenziosi. Qualora si presentassero infatti è sufficiente interrogare la blockchain per dirimere immediatamente qualsiasi dubbio e verificare l’autenticità e la completezza dei documenti.

Tracciabilità dei prodotti: affidabilità senza precedenti

Come ormai dovrebbe essere chiaro, i principali vantaggi delle tecnologie basate su blockchain si ottengono quando si varcano i confini del digitale per ritornare nel mondo fisico. Uno dei temi più interessanti da questo punto di vista è l’uso della blockchain nel campo della tracciabilità dei prodotti. La possibilità di registrare qualsiasi tipo di movimentazione permette per esempio di consentire una lettura rapida e completa di tutto il processo di un singolo prodotto, potenzialmente risalendo fino alle materie prime. Abbiamo già accennato come, nel caso di prodotti industriali, si possa applicare questo principio anche alla gestione della garanzia, mentre nel campo dei prodotti per i privati può essere usato, per esempio, come strumento anti contraffazione, per la tutela della proprietà intellettuale e industriale e così via. Per esempio, Bernstein ha realizzato un servizio web che permette di registrare in blockchain una proprietà intellettuale per certificarne l’esistenza, la proprietà e l’uso lecito.

Molto presto ogni prodotto potrebbe avere una “etichetta” digitale che dimostra e certifica, per esempio, l’uso di fonti sostenibili, i brevetti utilizzati e la loro legittimità. Chi ancora ha dubbi sull’efficacia di questa tecnologia può prendere ad esempio il boom del mercato NFT, la cui tecnologia permette di provare l’autenticità delle opere digitali in modo inedito per la storia della tecnologia.



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