A seguito della Legge di Stabilità 2015 sono state introdotti importanti novità normative:
- SPLIT PAYMENT: la Legge di stabilità 2015 art.1 comma 269 ha disposto che gli enti pubblici non debbano più pagare l’iva ai fornitori, ma che debbano versarla direttamente all’Erario. I fornitori non dovranno quindi addebitare l’IVA in fattura agli enti pubblici loro clienti. Non sono interessati a tale disciplina fornitori che emettono fatture con ritenuta d’acconto o in reverse charge. La nuova disciplina si applica alle operazioni fatturate a partire dal 1 gennaio 2015.
Dalle prime linee guida emerge quanto segue:- La fattura di vendita dovrà continuare ad esporre l’iva e l’imponibile.
- In fattura dovrà essere esposta una dicitura di specificazione, quale ad esempio “Art.17 ter DPR 633/72 IVA da versare a cura del committente/cessionario”
- Una riga di storno dell’iva dovrà essere aggiunta alla stampa della fattura al fine di totalizzare correttamente il netto da pagare
- La fattura dovrà essere annotata nei registri IVA ma non considerata nella liquidazione
- La riga di iva non potrà essere imputata al generico conto di iva a debito, bensì ad un conto specifico che non confluirà nella liquidazione, in quanto andrà a chiudere parte del credito verso il cliente, per l’ammontare, appunto, dell’IVA
- IMPATTO SAP:
Nel caso in cui emettiate fatture verso la PA sarà necessaria la:- creazione di un nuovo codice iva con il relativo conto contabile
- creazione di un nuovo tipo documento dedicato
- modifica del layout della fattura di vendita
- automatizzazione, nel caso di volumi importanti, della scrittura di storno dell’iva
- creazione di un registro iva dedicatoATTENZIONE : tutte le fatture emesse alla PA devono seguire queste nuove regole a partire dal 1 Gennaio 2015. Non è ancora chiara se lo split payment avrà impatto sul tracciato della fattura elettronica verso la PA. Riteniamo di sì ma a tal proposito non sono ancora state fatte comunicazioni.
- REVERSE CHARGE: Sono state introdotte ulteriori ipotesi di reverse charge per alcune operazioni effettuate in regime interno tra soggetti passivi d’imposta stabiliti in Italia.
In particolare in riferimento a operazioni riguardanti:- prestazioni di servizi di pulizia, di demolizione, di installazione di impianti e di completamento relative ad edifici, a prescindere dalla qualifica soggettiva dei soggetti prestatori/cessionari dei servizi.
- ai trasferimenti delle quote di emissione di gas-serra operati, nell’ambito del sistema europeo di emission trading (EU ETS), a norma dell’art. 12, direttiva n. 2003/87/CE;
- ai trasferimenti di altre unità che possono essere utilizzate dai gestori per conformarsi alla stessa direttiva n. 2003/87/CE, nonché di certificati relativi all’energia e al gas;
- alle cessioni di gas e di energia elettrica a un soggetto passivo-rivenditore, individuato attraverso il rinvio all’art. 7-bis, comma 3, lettera a), D.P.R. n. 633/1972.
- IMPATTO SAP:
Nel caso in cui dobbiate gestire una di queste tipologie sarà necessaria la creazione di un nuovo sezionale/registro iva ad hoc (nuovo tipo documento, nuovo codice iva, ecc) - – INTRASTAT SERVIZI:il legislatore ha eliminato alcuni campi dalla dichiarazione intrastat servizi. I campi da compilare saranno i seguenti:
- Partita iva controparti
- Valore della transazione
- Codice servizio
- Paese di pagamenti
- IMPATTO SAP:
SAP sta recependo le modifiche normative richieste. Dovrà essere installata la nota relativa nel momento in cui questa verrà rilasciata. Sarà nostra cura tenervi aggiornati.
Il Team Regesta è a vostra disposizione per approfondire le varie tematiche e fornirvi il supporto necessario.