Il tema dell’AI nel settore manifatturiero non è, di per sé, una novità, ma è rimasto per lo più oscuro ai non addetti ai lavori, celato dietro termini tecnici come machine learning e deep learning. È innegabile che i fenomeni legati all’intelligenza artificiale generativa abbiano suscitato un nuovo interesse per pratiche e applicazioni già consolidate da anni. Infatti, l’AI generativa rappresenta solo uno dei numerosi ambiti di applicazione dell’intelligenza artificiale.

L’esplosione dell’AI nel manufacturing

Dopo aver chiarito che l’intelligenza artificiale generativa è solo una delle applicazioni in questo campo, è importante riconoscere che il suo potenziale contributo al settore manifatturiero è relativamente marginale.

Al contrario, altre branche della disciplina, come il machine learning già menzionato, possono aprire un ventaglio significativo di opportunità.

Tuttavia, è innegabile che l’attenzione verso il fenomeno dell’AI generativa abbia avuto un impatto notevole sul mercato.

Come evidenziato da questa analisi¹, le stime di crescita hanno registrato un incremento significativo a partire dal 2023, anno in cui gli strumenti generativi sono diventati mainstream. Pertanto, è opportuno esplorare i potenziali vantaggi dell’utilizzo dell’AI nel manufacturing, che contribuisce alla qualità dei prodotti e all’efficienza.

AI nel manufacturing

Imparare dall’esperienza e dagli errori: come farlo grazie all’AI

Non è un segreto che l’eccellenza produttiva benefici della storicità e dell’esperienza, anche quando emergono errori o problemi. Tradizionalmente, questo patrimonio di conoscenze è stato gestito in modo empirico e inefficace.

Grazie al machine learning e agli strumenti di analisi avanzata resi possibili dall’intelligenza artificiale, ora è possibile ottenere una visione senza precedenti sui margini di miglioramento, rendendoli analizzabili, misurabili e gestibili anche mediante strumenti di gestione della produzione.

I dati raccolti dalle aziende si trasformano così in valore aggiunto, a vantaggio dell’efficienza produttiva e della gestione della qualità dei prodotti. E questo è il tema portante dell’AI nel manufacturing: sfruttare i dati trasformandoli in informazioni utilizzabili a vantaggio anche dei reparti produttivi, del controllo di qualità e così via.

Migliorare la qualità dei prodotti con l’AI in manifattura

Per comprendere i benefici dell’AI nel settore manifatturiero, è utile considerare le varie fasi della filiera. In fase preliminare, l’intelligenza artificiale può assistere nella pianificazione della produzione, permettendo la modifica dei parametri di macchinari e impianti in base alle materie prime utilizzate e adattandoli a particolarità specifiche, anche per fornitore o lotto.

L’utilizzo dei dati raccolti permette inoltre di intervenire sulle fasi più critiche del processo, identificando i punti problematici e modificandoli progressivamente, con un approccio sistematico ed evitando la metodologia di tentativi ed errori, spesso fonte di inefficienze.

In fase di controllo qualità, oggi è possibile introdurre strumenti avanzati, per esempio di ispezione visiva, per automatizzarlo, renderlo più efficiente e ridurre il numero di prodotti difettosi che raggiungono il mercato.

Migliorare l’efficienza grazie all’intelligenza artificiale

Senza dubbio, uno dei principali ambiti in cui gli strumenti basati su AI supportano l’industria manifatturiera è l’analisi di processo: individuare inefficienze e colli di bottiglia basandosi su dati certi rappresenta un miglioramento significativo che molte aziende hanno già implementato. Tuttavia, vi sono altre applicazioni promettenti in ascesa, come l’uso dell’intelligenza artificiale per un controllo della produzione più agile ed efficiente.

I macchinari gestiti in questo modo sono in grado di svolgere compiti con un livello di complessità più elevato con un minore sforzo di addestramento e programmazione, proprio perché possono attingere a una base di conoscenza più completa e strutturata.

Un fenomeno emergente da questa caratteristica è la robotica collaborativa: macchinari di nuova generazione progettati per operare a fianco delle maestranze, migliorando efficienza e qualità del lavoro senza le rigidità dei sistemi di automazione tradizionali. In questo contesto, la macchina intelligente diventa quasi un ibrido tra un attrezzo avanzato e un assistente robotico, una soluzione efficiente e funzionale che spesso migliora anche l’accettazione della tecnologia nei reparti produttivi.

AI nel manufacturing: non una rivoluzione ma un miglioramento continuo

L’adozione dell’intelligenza artificiale nel settore manifatturiero non è stata una rivoluzione improvvisa, ma un processo di miglioramento continuo che sta trasformando l’industria in modo sostanziale e progressivo. L’AI non è semplicemente una nuova tecnologia; è un catalizzatore che permette alle aziende di sfruttare al massimo le proprie risorse, ottimizzando processi produttivi e migliorando la qualità dei prodotti finali.

L’impiego di strumenti basati su machine learning, deep learning e altre tecnologie basate su AI ha reso possibile analizzare e interpretare enormi quantità di dati, trasformando informazioni un tempo inutilizzate in risorse preziose per decisioni sempre più consapevoli. Questa capacità di apprendere dall’esperienza rende l’AI uno strumento indispensabile per il futuro del manufacturing.

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